Nella credenza popolare si tende a pensare che l'installazione di un condizionatore sia un'operazione semplice e alla portata di tutti, addirittura possibile col fai da te. La realtà è chiaramente molto diversa, innazitutto perchè montarsi un climatizzatore da soli è vietato dalla legge pena sanzioni piuttosto salate, ma tralasciando la questione legale, l'installazione di un climatizzatore necessita di attrezzature specifiche molto costose, materiale di consumo e competenze tecniche.
Se parliamo di un monosplit spalla-spalla, l'installazione più semplice possibile, ci si impiega non meno di 3 ore tanto per iniziare a dare delle cifre. In apparenza in effetti le operazioni da compiere fondamentali sono due: collegare i tubi di rame e collegare i cavi elettrici. Peccato però che anche queste due operazioni, sembrano cosi semplici ma sono in realtà più complesse di quanto possa apparire. Una cattiva installazione nella migliore delle ipotesi farà perdere tutto il gas refrigerante alla macchina, nella peggiore può causare danni di fatto spesso irreparabili.
Innanzitutto ci vorrebbe un furgoncino, ma volendo risparmiare si può usare una vecchia panda possibilmente col portapacchi perchè la SCALA non entrerebbe nell'abitacolo. L'ASSICURAZIONE del mezzo è stata già pagata, come quella societaria, non sia mai che durante l'installazione cada qualche cosa in testa a qualcuno... Dopo aver fatto BENZINA rechiamoci dal cliente e una volta arrivati scarichiamo l'attrezzatura, le cose da portare sono tante, un viaggio non basta ma almeno questa volta c'è l'ascensore!
Arrivati sul posto iniziamo a fissare le staffe per la macchina esterna, apriamo la scala e marchiamo i fori da fare con l'ausilio di una LIVELLA. A questo punto tiriamo fuori il TASSELLATORE SDS PLUS a cui innestiamo una bella PUNTA DA 9MM. Abbiamo dimenticato i TASSELLI in basso, scendiamo e risaliamo la scala con tasselli ed AVVITATORE.
Bene, la prima cosa è fatta, ora dobbiamo fare un bel buco nella muratura per il passaggio delle tubazioni. In questo caso riprendiamo il tassellatore a cui innestiamo una FRESA A TAZZA DIAMANTATA. Un buco perfetto! ora spostiamo la scala all'interno, prendiamo la livella e segnamo i buchi da fare per fissare la staffa di supporto per l'unità interna. Riprendiamo il tassellatore a cui mettiamo questa volta una PUNTA SDS DA 6MM. Quindi avvitatore e tasselli e anche la staffa interna è montata.
Ora bisogna entrare nel vivo: fissiamo sulla staffa l'unità esterna che per fortuna in questo caso è leggera e si può fare da soli. La macchina è sulla staffa ora bisogna avvitare dado e controdado, quindi ci serve una CHIAVE A CRICCHETTO con relativo SET DI BUSSOLE ed un paio di CHIAVI A TUBO possono tornare utili oltre che un set di CHIAVI INGLESI. Mettiamo sulla sua staffa anche l'unità interna ma ora dobbiamo fare molta attenzione a non sporcare il muro, quindi con un po di NASTRO DA MASCHERATURA e un rotolo di CARTONE PROTETTIVO, copriamo le porzioni di parete intorno allo split. Le unita sono al loro posto, ora bisogna fare l'impianto. Per fortuna ci siamo ricordati di portare con noi 5 metri di TUBO DI RAME DA 1/4 DI POLLICE e 5 metri di TUBO DI RAME DA 3/8 DI POLLICE (potrebbero bastarne 3 a secondo dei modelli), che prontamente infiliamo nel buco fatto prima col tassellatore, non prima pero di averli accoppiati con delle FASCETTE DA ELETTRICISTA. Insieme ai tubi passiamo anche il TUBO DI CONDENSA e il CAVO FG7OR DA 1.5MM per la comunicazione tra lo split e il motore.
Bisogna ora portare l'alimentazione alla macchina esterna, in questo caso siamo fortunati, a 30 cm dal pavimento c'è una presa elettrica da esterno, la apriamo con il GIRAVITE A STELLA DA ELETTRICISTA, ci innestiamo con un CAVO TRIPOLARE FG160R16 DA 2.5MM senza dimenticarci di fissare prima una CANALINA per intubare il conduttore, in questo caso ne bastano circa 2.5 metri. Già che ci siamo fissiamo anche il tubo di condensa dell'unità esterna mediante COLLARI DI PLASTICA. Un momento, ma il motore è alimentato direttamente dalla presa di corrente? No avete ragione, fissiamo anche un bel QUADRO ELETTRICO DA ESTERNO IP65 A 2 MODULI, e dentro ci mettiamo un bel DIFFERENZIALE MAGNETOTERMICO DA 16A TIPO A.
No, siamo circa a metà dell'opera. Ora è arrivato il momento di iniziare a collegare i famosi due tubi di rame. Inizia la parte tecnica dell'installazione, quella che preferiamo. Iniziamo dal motore: tiramo fuori dalla CASSETTA PORTA ATTREZZI CON RUOTE la TAGLIATUBI PER RAME e rimuoviamo una piccola porzione di tubatura che con l'ausilio di uno SBAVATORE prepariamo per la cartellatura, con il TAGLIERINO rimuoviamo anche una porzione di coibentazione. Quindi prendiamo la nostra CARTELLATRICE ELETTRICA (come riserva abbiamo nella cassetta anche quella manuale) e dopo aver lubrificato con GRASSO SPRAY PER CARTELLE eseguiamo la prima cartella che purtroppo per gli appassionati del fai da te, deve essere perfetta pena sicura perdita di refrigerante. L'operazione va ripetuta due volte i tubi sono due, a questo punto dalla cassetta tiriamo fuori altre due cose, il SIGILLANTE PER CARTELLE e perchè no una bella CHIAVE DINAMOMETRICA per rispettare le coppie di serraggio dei dadi.
Ora bisogna ripetere l'operazione per collegare lo split, le cose da fare sono le stesse ma è tutto più scomodo e complicato per via della posizione di lavoro molto sacrificata. I tubi sono finalmente collegati, possiamo finalmente accendere il climatizzatore! No, stavamo scherzando. A questo punto bisogna far prendere aria ad altre attrezature; il GRUPPO MANOMETRICO, le FRUSTE e la POMPA PER IL VUOTO. Colleghiamo gli strumenti appena citati e iniziamo a levare aria dall'impianto, ma non facciamo un vuoto spinto, quel tanto che basta per svuotare l'impianto e fare una prima grossolana prova di tenuta. Bene, l'impianto sembra tenere il vuoto.
Vi diamo una notizia, il gas non finisce mai.
Signore e signori, è ora il momento di prendere il KIT PER PRESSATURA CON AZOTO e la relativa BOMBOLA DI AZOTO. Immettiamo quindi l'azoto nelle tubazioni e lo portiamo ad una pressione di 42 bar. Facciamo un primo controllo delle cartelle per sentire se ci sono perdite, ma per essere più sicuri ci spruzziamo sopra un po di CERCAFUGHE IN SCHIUMA. Certo potevamo anche portare con noi la BOMBOLA DI AZOIDRO ed il relativo CERCAFUGHE DI AZOIDRO, ma questa volta no, andiamo sul classico. Mentre il nostro impiantino è sotto pressione, facciamo i collegamenti elettrici. Prendiamo le FORBICI DA ELETTRICISTA e spelliamo i fili, potremmo collegarli a caso ma per puro caso siamo in grado di leggere e capire lo schema di collegamento sul manuale di installazione.
Dopo aver fumato un paio di sigarette, riassettato un po lo spazio di lavoro e risposto a due chiamate, decidiamo che la prova di tenuta dell'impianto è stata superata, i cavi sono collegati e possiamo finalmente fare la prima accensione. No, non ancora... Ora l'ultima cosa da fare è un bel vuoto all'impianto, riprendriamo la pompa per il vuoto ma questa volta usiamo anche il VACUOMETRO DIGITALE che ci indicherà con precisione quando non ci sarà più la minima traccia di umidità nell'impianto. Con le CHIAVI A BRUGOLA iniziamo ad aprire i rubinetti del refrigerante, ma visto che siamo paranoici, mentre lo facciamo usiamo il CERCAFUGHE ELETTRONICO per essere sicuri che non ci sia la minima perdita di gas.
A questo punto, finalmente, facciamo la prima accensione. Prima di andare a casa però bisogna rimettere tutto a posto e soprattutto farsi pagare dal cliente che non ha contanti! Nessun problema ci siamo ricordati il POS. Il lavoro però non è ancora finito, bisogna compilare la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' e compilare anche la comunicazione d'intervento sul PORTALE FGAS. Per poterlo fare c'è bisogno di un PATENTINO FGAS e di una CERTIFICAZIONE AZIENDALE, per avere il patentino bisogna frequentare un corso e superare un'esame. Per ottenere la certificazione aziendale fgas bisogna avere e sottoporre a taratura tutta una serie di strumenti (molti dei quali sono stati menzionati in questa installazione tipo). Per una pura casualità abbiamo un UFFICIO dove lavora una SEGRETARIA che si occuperà poi di inviare una FATTURA ELETTRONICA al cliente soddisfatto, almeno quest'ultima fatica ce la siamo risparmiata.
Sono passate oltre 4 ore e per fortuna non ci sono stati intoppi, anzi no, ci siamo dimenticati di chiudere il foro di passaggio delle tubature con la SCHIUMA ESPANSA.
Se avete avuto la pazienza di leggere fino a questo punto forse vi sarete resi conto che questo in questo tipo di offerte c'è qualche cosa che non va. Tenete conto e se non ci crede verificate voi stessi, che solo di materiali di consumo per l'installazione tipo descritta sopra (10 metri di rame da 1/4 e 3/8, 4 metri dei dui tipi di cavo, schiuma, azoto, tasselli, canalina, quadro esterno) siamo sulle 120/150€. Può darsi che questi installatori siano in realtà degli angeli mascherati da installatori con una buona dose di super poteri, oppure può darsi che siano del tutto umani e installino i condizionatori senza troppo zelo, alla buona, a voi l'ardua sentenza.