Diciamolo subito: IL GAS DEL CLIMATIZZATORE NON FINISCE MAI, di solito fate ricaricare il gas al frigorifero? NO. Entrambi sono CIRCUITI CHIUSI, il refrigerante non si esaurisce a meno che non ci sia una PERDITA.
Il 99% delle volte la causa è una cattiva installazione. A meno che non ci sia una rottura delle tubature interne della macchina esterna o dello split interno (raro ma non impossibile), il refrigerante esce dalle "cartelle" ovvero dalle svasature effettuate sui tubi di rame che collegano il motore allo split e viceversa. Può capitare anche all'installatore più esperto di avere una perdita su una cartella, ma se l'installazione rispetta le dovute procedure (vuoto con manometro digitale e prova di tenuta con azoto) è molto difficile non rendersi conto che c'è qualche cosa che non va.
Quindi, a meno di casi particolari, se il climatizzatore perde gas l'installatore o lo pseudo installatore di turno ha lavorato male. Ora il problema è più grande di quello che possa sembrare e vediamo perchè.
Ah! Si risgonfia?
Eh si... perchè per ricaricare il gas refrigerante nel climatizzatore bisogna prima eliminare la perdita, oltre ad essere ovvio (ma non troppo evidentemente) è un obbligo di legge. Non solo, l'installatore è tenuto ad inserire l'intervento sul portale Fgas indicando quanto gas si è provveduto a ricaricare. Ma perchè abbiamo scritto nuova installazione? Forse si parlare di nuova installazione è esagerato perchè diciamo che tutta la parte dell'installazione fisica delle macchine e degli split non è necessaria (nella maggior parte dei casi), Ma tutte le procedure di installazione (vuoto e prova di tenuta con azoto) SI!
Cosa vuol dire? Vuol dire che l'installatore dovrà verificare innanzitutto dove la perdita è localizzata, per farlo potrà avvalersi di un cercafughe professionale opportunamente tarato, e poi andare a verificare ed eliminare il problema, che come dicevamo prima nella stragrande maggioranza dei casi sono le cartelle.
A secondo della tipologia della macchina e delle stagioni (estate o inverno), la procedura di ricarica ha metodi e chiaramente costi diversi. Ma prima di arrivare alla ricarica vera e propria bisogna eliminare la perdita.
Per rifare una cartella bisogna tagliare un pezzo di tubo di rame e rifare appunto la cartellatura. Il taglio provoca chiaramente una diminuzione della lunghezza del tubo stesso, che a seconda di tanti fattori può diventare un grosso problema. Esempio: se la perdita è all'interno su uno dei due tubi dello split, e se i tubi di rame non si posso tirare, bisognerà per forza di cose rifare entrambe le cartelle perchè dietro allo split la lunghezza dei tubi è "su misura". Ora non è il caso di elencare tutti i possibili scenari, che sono molti, ma diciamo che nella peggiore delle ipotesi potrebbe essere addirittura necessario mettersi a saldare pezzi di tubatura con tutto quello che ne consegue.
Per essere sicuri che la perdita sia stata sistemata, l'installatore dovrà mettere sottopressione l'impianto con l'azoto, verificarne la tenuta facendo passare un tempo congruo alla lunghezza dell'impianto stesso e poi fare nuovamente un bel vuoto al circuito. Solo dopo avere fatto questi passaggi si può procedere alla ricarica.
In effetti fino a questo momento abbiamo scritto questo articolo dando per scontato che il climatizzatore immaginario sia completamente vuoto. Ma se non lo fosse? Ci arriveremo presto.
Per effettuare una ricarica a regola d'arte, in effetti l'unica procedura possibile, bisognerà ricaricare la giusta quantità di gas con l'ausilio di una bilancia professionale opportunamente tarata e certificata. Perchè la macchina esce di fabbrica con una determinata quantità di gas precaricata per una determinata lunghezza del circuito frigorifero. L'installatore quindi, procederà alla ricarica inserendo l'esatta quantità di refrigerante richiesto dalla macchina. Del resto il solo utilizzo del manometro (spesso impossibile in modalità pompa di calore per motivi tecnici che andremo qui a spiegare) non potrebbe dare un'indicazione precisa dello stato di carica.
Inoltre, se il climatizzatore non fosse completamente scarico, bisognerà preventivamente effettuare il recupero del gas residuo con l'utilizzo di un RECUPERATORE DI REFRIGERANTE per stoccarlo in un apposita bombola che andrà poi destinata allo smaltimento.
Questo è un problema, ci dispiace.
La riparazione di una perdita è una situazione rognosa un un monosplit, su unità multisplit diventa una grande problema. Tutto quanto esposto sin'ora va moltiplicato per ogni unità interna, senza contare che impianti multisplit hanno bisogno di più refrigerante, quindi di base il costo è più alto in partenza. Non si può infatti (a meno di macchine multicompressore) isolare la perdita su un solo circuito frigorifero, ma vanno testati tutti e su tutte le tubature vanno effettuate le procedure di vuoto e test di tenuta.
Lo ripeteremo fino alla nausea: Installare un climatizzatore non è un'operazione da prendere sottogamba. Chi magari ingenuamente ha pensato di affidare l'installazione di un condizionatore economico ad un installatore estremamente economico, il più delle volte si ritrova ad avere un climatizzore che non funziona, e per farlo funzionare dovrà spendere alla fine della fiera più soldi rendendo totalmente sconveniente "l'affare" che pensava di fare.